DDL Concorrenza, Renzo: “No alla logica del guadagno in sanità – faremo ricorso”

“Nessuna possibilità di risparmio sulle tariffe, nessuna tutela per i giovani, solo una dequalificazione delle prestazioni”.

È lapidario il commento di Giuseppe Renzo, intervistato da Radio Anch’io, la storica trasmissione di RaiRadiouno all’indomani dell’approvazione, dopo oltre due anni di navetta parlamentare, del DDL Concorrenza. Potete riascoltare il podcast della trasmissione del 3 agosto a questo link.

Una Legge fortemente osteggiata non solo da Renzo, ma dai rappresentanti di tutte le professioni coinvolte – oltre a Renzo, in trasmissione anche il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano, e il Segretario dell’Associazione Nazionale Forense, Luigi Pansini – , che si sono trovati concordi sull’opportunità di fare ricorso per incostituzionalità.

Ma torniamo all’Odontoiatria, professione ancor più delicata in quanto ha tra le mani la salute dei pazienti. Renzo non ha mancato di sottolineare tale peculiarità, rimarcando che solo per le professioni sanitarie non si è voluto introdurre un limite per il capitale.

“Quale peccato originale stiamo scontando? – si è domandato, ricordando che persino il Papa ha recentemente redarguito contro la logica del mero guadagno nel lavoro.

E tutto questo a discapito dei pazienti: “Se da un lato si rende obbligatoria l’assicurazione ma, dall’altro, non si assicurano le cure alla gente, una qualche stortura c’è” ha tuonato ancora Renzo, ricordando la storia delle cliniche chiuse da un giorno all’altro lasciando i pazienti con la bocca “a metà” e il portafoglio alleggerito dai soldi versati in anticipo e mai restituiti.

“Faremo assolutamente ricorso in tutte le sedi opportune – ha concluso – qui si parla di impero dei capitali, di concorrenza sleale, di sconfitta dell’etica, di vulnus al diritto, costituzionalmente protetto, alla tutela della Salute”.

Né si pensi, con questa legge, di tutelare i giovani: in un mercato del lavoro così drogato finiranno, secondo quanto denunciato da Renzo, a percepire 6-7 euro l’ora.

Denuncia che Renzo rilancia oggi dalle pagine de Il Sole 24 Ore. L’occasione è l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri di ieri, del Disegno di Legge sull’equo compenso degli avvocati che, secondo lo stesso ministro Orlando, potrebbe fare da apripista anche per altre professioni. La notizia è, per il quotidiano economico, da prima pagina. Nel rimando a pagina 3, l’intervista a Renzo, che parla ancora delle ricadute della Legge sulla Concorrenza, che apre le porte alle società di capitali: “I giovani assunti da queste società – sostiene – si troveranno a a dover accettare compensi da 6-7 euro all’ora. Ecco perché è necessario reintrodurre una tariffa minima di riferimento che tenga conto della dignità del professionista”. Trovate i due articoli di oggi in allegato.

Ma già da lunedì Il Sole 24 ore si era mosso per indagare, con uno Speciale, tutti i meandri della nuova Legge sulla Concorrenza. E per far ciò, la collega Francesca Barbieri aveva sentito sempre Renzo, oltre a utilizzare, per alcune infografiche, i dati del Ced Fnomceo. Trovate anche questo articolo in allegato.

Sempre la stessa la richiesta della Cao, che vorrebbe una maggiore regolamentazione all’ingresso del capitale. “Non ci sono adeguate misure di controllo per prevenire abusi e concorrenza sleale” denucia Renzo.

Ancor più articolato l’intervento dalle pagine di Italia Oggi, il 3 agosto. Nell’articolo di Michele Damiani, “Capitali per i professionisti”, pubblicato a pagina 24, Renzo spiega come, a suo avviso, “il Parlamento avrebbe perso una grossa opportunità per regolamentare le società operanti nel settore: “Consentire ancora alle società commerciali di operare nel settore, senza l’obbligo di iscrizione ad un Ordine professionale, permetterà di assistere nuovamente a comportamenti che non hanno come obiettivo la salute del paziente ma solo il guadagno economico”.