Perché l’abusivismo odontoiatrico non viene considerato con attenzione? Lo chiede il presidente CAO di Cosenza

Gentile Direttore, 

è di questi giorni l’annuncio della scoperta di un “chirurgo” che, privo di laurea, ha operato per molti anni tantissimi pazienti. Considerata la gravità della notizia, trovo giusto il clamore mediatico ed il vedere la calca di giornalisti che insegue il falso chirurgo come se fosse un fenomeno. Nessuno si è preoccupato di chiedere come sia stato possibile tutto ciò e perché chi doveva verificarne i titoli non l’ha fatto.Responsabilità che andrebbero, a mio parere, ricercate e, conseguentemente, sanzionate.

Magari, invece, gli si conferirà anche la laurea per aver svolto queste mansioni da tempo senza aver causato grossi danni. Strano paese il nostro dove migliaia di laureati devono espatriare per esercitare la professione e malfattori per anni la fanno franca.In questo caso, comunque, quello che più mi indigna è che non viene dato analogo risalto mediatico ogni qual volta si scopre una persona che esercita la professione odontoiatrica senza averne i titoli. Sembra quasi che l’odontoiatra non sia considerato un medico e che l’odontoiatria non faccia parte della sfera medica e quindi non riguardi la salute del nostro organismo. 

Siamo l’unico paese al mondo dove questo grave fenomeno viene sottovalutato e/o tollerato da decenni nell’indifferenza di tutti. 

A prova di ciò, basterebbe citare le numerose segnalazioni inviate giornalmente che non ricevono la giusta attenzione degli organismi di controllo della Regione, dei Sindaci, delle ASP. 
E’ necessario rivendicare con forza che l’odontoiatria è una branca medica, far capire che in quanto tale ha la stessa dignità e importanza di tutte le altre e che, esercitarla abusivamente senza averne i titoli e le competenze, può creare molto spesso danni irreversibili alle persone. 

Bisogna chiedersi: perché nessuno, ovviamente con le dovute eccezioni, si impegna concretamente per sconfiggere questa grave piaga sociale? 

Per l’ignoranza dei politici, per l’indifferenza delle istituzioni, per l’interesse di una fascia di cittadini o, per quella parte di professionisti che scorrettamente agevolano il fenomeno contribuendo a infondere confusione di ruoli e a screditare la categoria? 

Fonte: odontoiatria33.it