La sanità odontoiatrica non può ridursi a commercio

CITTA’ DEL VATICANO, 3 Marzo 2016 – Il Santo Padre: “oggi sono molte le istituzioni impegnate nel servizio alla vita, a titolo di ricerca o di assistenza; esse promuovono non solo azioni buone, ma anche la passione per il bene. Ma ci sono anche tante strutture preoccupate più dell’interesse economico che del bene comune…i medici e tutti gli operatori sanitari non tralascino mai di coniugare scienza, tecnica e umanità…e invito i Direttori delle strutture sanitarie e di ricerca a far si che i dipendenti considerino parte integrante del loro qualificato servizio anche il tratto umano”.

RIMETTERE AL CENTRO LA PERSONA ED IL DIRITTO COSTITUZIONALE DELLA SALUTE E DELLE CURE IN SICUREZZA

Era l’incipit mediante il quale segnalavamo, anche di recente, che molti piegano all’interesse economico l’essere medico; i commercianti della salute (medici e non medici) a considerare le strutture sanitarie quali strumento di una sorta di parte di un “mercato” delle prestazioni o di servizi. Le esortazioni del Santo Padre non possono non essere accolte ed applicate con senso etico e con responsabilità. La sanità non può essere considerata puro mercato, la ricerca del profitto non può e non deve essere prevalente sull’aspetto professionale, che si fonda sulla cura della persona tramite una vera alleanza medico-paziente.

In odontoiatria, alcune limitate ma eclatanti vicende possono essere esemplificative: Persone-Pazienti trattati da consumatori a cui vendere un prodotto. Paghi uno prendi due; offerte di sconti usate come “specchietti per le allodole”. Centri studi che chiudono e lasciano nei guai chi gli ha dato fiducia e a questi rimane al momento da onorare le finanziarie firmate, anche in assenza del rispetto “contrattuale”.

Pur attento a non generalizzare, a mio parere i casi in cui a rimetterci è il paziente e la sua salute sono tanti, troppi. Per pochi scorretti a pagarla siamo tutti, pazienti e dentisti. Un richiamo all’etica della responsabilità è doveroso.

La politica, che in questi giorni si interroga sulla necessità di stabilire regole a favore di questo o altro interesse, creda di più al valore della “persona” e meno al valore del profitto o del consenso.

“Tre anni dopo, i fatti e le cronache, dimostrano più che mai come occorre riflettere e seguire la voce del Santo Padre.”
GIUSEPPE RENZO