Così cambierà l’esame di laurea. Più coinvolgimento nella valutazione dell’Albo degli odontoiatri. Entro 5 anni gli Atenei dovranno adeguarsi attivando il tirocinio pratico
E’ stato pubblicato ieri 5 luglio, sul sito del MUR il Decreto Interministeriale (MUR e Salute) n. 653 del 5-7-2022 “Laurea Magistrale a ciclo unico abilitante alla professione di Odontoiatra”, previsto dalla legge 193/21 che definisce la laurea abilitante per Odontoiatria.Il Decreto definisce le regole operative per il tirocinio pratico e l’esame abilitante. Confermate nella sostanza le anticipazioni che erano emerse dalla lettura della bozza del testo preliminare, come aveva spiegato ad Odontoiatria33 il prof. Roberto Di Lenarda, presidente del Collegio dei Docenti.
L’esame finale comprenderà lo svolgimento di una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio, volta ad accertare il livello di preparazione pratica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione, che precede la discussione della tesi di laurea.
Tra le novità del nuovo percorso che porterà i futuri odontoiatri a conseguire contemporaneamente la laurea e l’abilitazione all’esercizio professionale, il tirocinio pratico obbligatorio, che dovrà prevedere 30 crediti formativi universitari (CFU). Crediti certificati dai tutor previa validazione da parte del presidente/coordinatore del corso di studio.
Tirocinio Pratico Valutativo, viene specificato nel testo del Decreto, che “è un percorso formativo a carattere professionalizzante volto all’acquisizione di specifiche competenze e capacità diagnostiche e clinico-terapeutiche”. Tirocinio Pratico Valutativo che, continua il Decreto, “costituisce parte integrante della formazione universitaria e, in coerenza con le finalità del tirocinio medesimo, comporta per lo studente l’esecuzione di attività pratiche con crescenti gradi di autonomia. I CFU di cui al comma 1 possono essere acquisiti solo mediante attività svolte come primo operatore, sotto il controllo diretto di un docente-tutore, presso Strutture universitarie o del Servizio Sanitario Nazionale previa convenzione con le Università di riferimento”.
Durante l’esame finale la Commissione dovrà valutare il Tirocinio Pratico Valutativo verificando “le conoscenze e competenze acquisite dallo studente nell’ambito della prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie odontostomatologiche, relative alle discipline di chirurgia orale, odontoiatria restaurativa, endodonzia, implantologia, patologia e medicina orale, odontoiatria pediatrica, odontoiatria speciale, ortognatodonzia, parodontologia e protesi”.
La prova pratica valutativa sarà il nuovo esame finale per il conseguimento della laurea magistrale abilitante che si compone di una prova pratica valutativa che precede la discussione della tesi di laurea.La prova pratica valutativa, viene indicato, “ha lo scopo di verificare le competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio e di accertare il livello di preparazione pratica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione”. La prova è organizzata mediante la discussione da parte dello studente di 3 casi clinici trattati come primo operatore durante il tirocinio pratico che implicano piani di trattamento multidisciplinari con prestazioni afferenti alla maggioranza delle discipline oggetto tirocinio pratico.
Altra novità è la composizione della Commissione giudicatrice della prova prativa valutativa sarà composta in modo paritetico tra Università e Albo professionale. La Commissione dovrà essere composta di almeno 4 membri, di questi la metà saranno docenti universitari, uno dei quali con funzione di Presidente (designati dal Consiglio di corso di studio) e per l’altra metà da membri designati dalla Commissione Albo Odontoiatri Nazionale sentite le Commissioni Albo odontoiatri provinciali. I nominati dalla CAO dovranno essere iscritti all’Albo da almeno cinque anni. Un membro iscritto all’Albo degli Odontoiatri, designato, sarà invitato a partecipare alla sessione di laurea.
La nuova formula della laurea abilitante potrà esser attivata dai vari Atenei dal prossimo anno accademico, ma dovranno prima essere adottati dei decreti dei singoli rettori, “previa positiva valutazione, ai sensi della normativa vigente, dell’accreditamento dei medesimi corsi di studio”.
I vari atenei avranno comunque 5 anni di tempo per adeguare i propri corsi alle nuove regole, in particolare al Tirocinio Pratico Valutativo. In questo periodo di transizione, potranno continuare a laureare gli studenti secondo il vecchio ordinamento prevedendo una sessione di laurea ed una di abilitazione professionale.