Quando pubblicare le tariffe viola il decoro e la correttezza professionale. Una sentenza CCEPS entra nel merito confermando la sanzione

Una pubblicità basata prevalentemente su aspetti commerciali, attraverso sconti non meglio specificati, viola i principi correttezza e decoro professionale: confermata la sospensione inflitta dalla Commissione disciplinare. A confermare la decisione dell’OMCeO di La Spezia è la CCEPS con la sentenza 66/2018, confermando la sospensione disciplinare inflitta ad un direttore sanitario di una Srl odontoiatrica il cui unico proprietario era lo …

Allarmismo sui conti Enpam, condannata società di consulenza

A seguito di una consulenza finanziaria realizzata nel 2010 si diffuse la preoccupazione, poi rivelatasi infondata, che l’ Enpam rischiava un buco di oltre un miliardo di euro. A oltre otto anni di distanza la società Sri Capital Advisers Ltd, autrice di quella consulenza, è stata condannata a pagare oltre 100 mila euro all’ Enpam. La terza sezione della Corte …

Visita e preventivo gratuito: la CCEPS conferma sospensione per direttore sanitario

Non è consentito pubblicizzare la visita gratuita, se non in situazioni particolari. E’ questo quanto deciso dalla Commissione Centrale Esercenti delle Professioni Sanitarie in merito al ricorso di un direttore sanitario iscritto all’Ordine di La Spezia al quale era stata comminata la sanzione di sospensione di sei mesi.  La vicenda però ha interessato anche altri ordini in quanto la pubblicità faceva …

Libera professione strutturata spacciata per occasionale: è truffa aggravata

Medico di famiglia convenzionato ma anche dentista: un camice del Vicentino aveva detto alla Ulss di svolgere libera professione solo occasionalmente, ma i giudici lo hanno condannato due volte e la Corte di Cassazione II sezione penale con sentenza 53368 del 28 novembre scorso ha confermato la “truffa aggravata”. Il medico aveva dichiarato di lavorare in proprio nel limite di …

La Responsabilità Medica fra “colpa, Legge Balduzzi e la recente riforma Gelli Bianco”

Il delitto di omicidio colposo è disciplinato dall’ art.589 c.p., che punisce chiunque cagiona per colpa  la morte di una persona. Bene giuridico è il bene supremo della vita umana, protetto non solo nell’interesse della persona, ma anche in quello della collettività e delle formazioni sociali, in cui l’individuo opera e svolge la sua personalità. Si tratta di reato comune, …

Pubblicità Sanitaria: indicazione del direttore sanitario – Il Consiglio di Stato conferma lo stop per 6 mesi a carico di un Centro odontoiatrico

Il Consiglio di Stato, con la sentenza numero 08091/2017, ha ritenuto che l’intervento del legislatore (cd legge Bersani del 2006) sia diretto espressamente alla rimozione dei divieti di pubblicità per professioni e non alla rimozione di ogni procedimentalizzazione e controllo nell’esercizio della pubblicità. I Giudici nello specifico hanno confermato che l’art.2 della legge 4 agosto 2006 n.248 attribuisce agli Ordini …

Obbligo Pos, sentenza Consiglio di Stato dice no alle sanzioni per i medici

Commissioni più basse, sanzioni contenute, terminali di ultima generazione che accettano persino pagamenti in bitcoin con servizi offerti da società certificate dal Consorzio Bancomat: c’è tutto perché l’obbligo di tenere il Pos possa partire anche tra medici e dentisti. Ma di fatto non parte. E il Consiglio di Stato ha spiegato perché al Ministero dello Sviluppo, che gli aveva sottoposto …

Il Consiglio Nazionale Forense ammette la pubblicità delle tariffe

Ma non devono essere particolarmente basse, altrimenti è illegittima   La pubblicità, degli avvocati, può riguardare anche le tariffe praticate a patto che il compenso pubblicizzato sia congruo e proporzionato all’impegno qualitativo e quantitativo svolto.A sostenerlo è una recente sentenza del Consiglio Nazionale Forense, chiamato a giudicare un ricorso di alcuni avvocati sanzionati per aver pubblicizzato le proprie tariffe professionali, che sdogana la …

Confermata esclusione della validità del consenso prestato verbalmente

La Corte ha escluso la validità del consenso prestato verbalmente affermando, con orientamento al quale intende dare seguito, che: “In tema di attività medico-chirurgica, il medico viene meno all’obbligo di fornire idonea ed esaustiva informazione al paziente, al fine di acquisirne un valido consenso, non solo quando omette del tutto di riferirgli della natura della cura prospettata, dei relativi rischi …

Cassazione, cartella clinica incompleta e negligenza dei medici

Per la Suprema Corte la struttura sanitaria deve fornire una cartella in ordine e completa in modo da poter accertare eventuali negligenze o imperizie da parte dei sanitari   L’omessa o lacunosa tenuta della cartella clinica non può riverberarsi negativamente sul paziente, dovendosi addebitare tale mancanza esclusivamente al professionista sul quale incombe siffatto obbligo. In conseguenza di ciò, deve ritenersi …